DIARIO PARIGINO

Dal mio ultimo soggiorno quattro anni fa ricordavo vagamente problemi con la carta di credito, ma non mi ricordavo bene in cosa consistessero questi problemi. Me lo sono ricordato la sera appena arrivati a Parigi: semplicemente la mia carta di credito (una normalissima VISA di una banca popolarissima) NON FUNZIONA!! A Parigi le carte senza il chip NON funzionano. E così Pier si è dovuto pagare il regalo di compleanno...

Per una volta le previsioni del tempo ci hanno azzeccato in pieno: freddo e pioggia. E io ho pensato bene di prendermi un potentissimo raffreddore il giorno prima di partire. Meno male che la mattina prima della partenza Pier ha avuto la brillante idea di comprare ad entrambi una giacca con interno in pile, tanto poco chic quando calda e comoda, che ci ha salvato.

Una delle cose più belle da vedere a Parigi manca in gran parte delle guide: parlo della Cattedrale di Saint-Denis. Si trova fuori dal boulevard périphérique, in una delle famigerate banlieue nord, ma si raggiunge comodamente in metro (linea 13, fermata Basilique de Saint-Denis), ed è assolutamente imperdibile. A parte essere uno dei primi esempi di gotico francese 


contiene le tombe dei re di Francia, da Dagoberto I a Luigi XVIII, con esemplari di scultura funeraria di ogni secolo.

Sono salita per la prima volta sulla Tour Eiffel. Durante il mio soggiorno di studio l'avevo trovata una cosa troppo turistica, ma questa volta abbiamo fatto i turisti fino in fondo, su in cima fino alla torre, per fortuna che c'era poca fila causa condizioni metereologiche avverse. E in cima non ci siamo neanche fatti mancare le foto di rito :-)


In realtà a parte questo non abbiamo fatto molte cose turistiche: niente Louvre, niente Orsay, ma tante camminate e chiacchiere, un pò di foto, qualche vetrina. E soprattutto vacanza, quella di cui avevamo bisogno.

Ovviamente non ci siamo fatti mancare abbondati e soddisfacenti magnate: formaggi, escargot, cozze, crêpes, e ovviamente vino in abbondanza (anche perché meglio non avvicinarsi a birra o, peggio ancora acqua che non sia rigorosamente del rubinetto!!), con conseguente pianto da coccodrilli una volta tornati a casa. Da lunedì siamo a dieta rigidissima!!!

Qualcuno mi spiega da dove è nato l'immagine di Parigi città degli innamorati? Io non la trovo più o meno romantica di qualunque altro posto. Forse è perché nei ristoranti ti fanno sedere praticamente in braccio al tuo vicino di tavolo?? O perché nelle stanze d'albergo se apri la valigia per tirare fuori il pijama devi sederti sul letto, e se uno si sta infilando le scarpe l'altro non può uscire dal bagno?? 

Parigi mi manca, ci tornerei domani. E non so spiegarmi il perché. I parigini non mi piacciono molto, la lingua neanche, detesto quegli stradoni larghi come autostrade, con le macchine che vanno come se fossero in autostrada, idem per le frotte di turisti che assediano ogni angolo della città in ogni periodo dell'anno. 
Eppure.... eppure... 
Parigi a volte ti concede degli squarci inaspettati che ti tolgono il fiato... 


E in mezzo a questo caos di persone che si muovono, parlano, comprano, vivono ... anche te riesci a trovare il tuo posto che ti calza a pennello.

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